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5-Aprile-2009

A VERONA UNA MOSTRA PER LA BIRMANIA: immagini, testi e un progetto per combattere la malaria a cura dei Medici per la Pace. Il 23 aprile un convegno

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Nella sala conferenze del Museo Civico di Storia Naturale di Verona è tuttora in corso una interessante quanto coinvolgente mostra espositiva dal titolo “Birmania: emergenza malaria”. Organizzata dall’Associazione Medici per la Pace (onlus) in collaborazione con il Museo locale, la mostra è centrata sul tema della diffusione della malaria nei territori di questa Regione dello Stato dell’Asia sudorientale, e sul problema delle relative cura e prevenzione.

L’esposizione evidenzia in particolare gli aspetti scientifico, medico ed etnoantropologico. Nel primo caso si osserva la ricostruzione su grande scala di una zanzara anofele ed è possibile documentarsi sulle vie di infezione. Questo insetto, che appartiene al genere Anopheeles, è simile alle più comuni zanzare con la differenza che può essere vettore della malaria, detta anche paludismo: delle 450 specie solo circa il 10 per cento è in grado di trasmettere (attraverso la puntura delle femmine) il plasmodio della malaria nell’uomo.

Nel nord dell’India e in Myanmar (dall’inglese Burma, quindi Birmania in italiano) la malattia è provocata principalmente da Anopheles Fluviatilis, A. Minimus e A. Sundaicus, ed è una delle prime cause di morbilità e mortalità in questo Paese della penisola indocinese di circa 51 milioni di abitanti su una superficie di 678.500 Kmq. con una densità di 63 abitanti per Kmq. Colpisce nella maggioranza dei casi i diversi gruppi etnici che traggono sostentamento dalle attività agricole, e che vivono ai margini delle foreste ed in prossimità dei numerosi corsi d’acqua della Regione. La mostra, che resterà esposta sino al 28 giugno, rientra nel progetto “Community Based Malaria Prevention and Project nello Shan State Myanmar”, realizzato da Medici per la Pace in collaborazione con Cesvi (Cooperazione e Sviluppo) e con il contributo della Fondazione Cariverona, al fine di aiutare le famiglie più disagiate della popolazione, prevenire e combattere la malattia.

Tra le attività del Community Based Malaria Prevention and Control Project, in linea con il programma nazionale per il controllo della malaria, il set up di cliniche fisse in zone strategiche, cliniche mobili nei villaggi più remoti con personale sanitario composto da medici, infermieri, assistente sanitario preposto alle diagnosi di laboratorio e al trattamento dei casi di malaria e di eventuali altre patologie; la prevenzione e l’informazione attraverso la distribuzione di zanzariere (Long Lasting Insecticide Treated Nets), campagne di educazione sanitaria, indagini malariometriche nelle scuole; formazione e capacity building, ossia l’attivazione di una rete di almeno 100 Agenti Sanitari di Villaggio in grado di effettuare diagnosi di malaria attraverso Test Diagnostici Rapidi, fornire adeguati farmaci antimalarici, oltre ad individuare e riferire i casi più gravi alle strutture sanitarie o alle cliniche del progetto. Come è noto, la malaria viene diagnosticata sulla base dei sintomi ed osservando al microscopio una goccia di sangue del paziente.

La situazione sanitaria ed economico-sociale in Birmania

Le condizioni sanitarie di questa popolazione sono assai critiche in quanto l’elevata incidenza di malnutrizione la rende particolarmente vulnerabile alle comuni malattie infettive e parassitarie come la tubercolosi e la malaria. Recentemente si è riscontrata una elevata incidenza di malati affetti da Hiv/Aids. Le cause più frequenti di mortalità infantile sono diarrea, infezioni respiratorie acute, morbillo, malnutrizione, encefalite (tubercolare, malarica, aspecifica), prematurità e lesioni da parto. Inoltre, è pure elevata la mortalità materna e una notevole percentuale di bambini nasce sottopeso.

È uno dei paesi poveri dell’Asia e tra i più poveri al mondo. Il settore primario occupa il 63% della popolazione attiva e risulta il 57,2% del Pil della nazione. Il riso è il prodotto agricolo più coltivato, ma nelle regioni settentrionali (le più aride) si coltivano altri cereali (grano, miglio, sorgo), patata, legumi e canna da zucchero. Le terre coltivate costituiscono il 16,7% del totale del territorio, e sui 2/3 delle terre arabili è praticata la risicoltura, mentre è solo agli inizi la meccanizzazione dell’agricoltura.

Discrete sono le riserve petrolifere che si trovano nelle isole costiere e nella zona centrale; importante è invece l’estrazione di gas naturale, piombo, zinco, stagno. La situazione politica è rappresentata dalla vincente Lega Nazionale per la Democrazia (la dittatura militare continua ad osteggiare una alternanza democratica) il cui leader è il premio nobel per la pace Aung San Suu Kyi, più volte, e a tutt’oggi, detenuta agli arresti domiciliari.

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